Bonjour #piccolimaritascabili – Progetto iniziato su instagram nell’ottobre 2015.
Nel racconto di Natale di Auggie Wren, che ha ispirato il film Smoke, lo scrittore Paul Auster ci affascina con un’idea geniale consegnandoci, attraverso la fotografia, l’incessante lavorio sul tempo, uno scorrere che non dà tregua al ricordo del protagonista ravvivandone la forza… Il bonjour di Gardone viceversa ci racconta tutt’altro, un opposto che proprio nel mare e nella natura senza limiti vede passare e restare immobile il senso della vita e dell’universo; una sorta di otto rovesciato e immutabile dove torna e si rinnova ogni giorno la memoria della dolcezza. La poesia dei piccolimaritascabili è incastonata in questa immutabilità ed utilizza il pretesto di un essere umano amato, immaginato ma assente, per fornirci qualcosa che è dentro allo sguardo dell’autore e lì rimane. Di certo l’epoca dei social diary digitali ha frantumato il nostro vedere, dilatato le quantità di scatti, superato le scelte e reso liquidi i paragoni, eppure l’album di Auggie e quello immaginario di Gardone conservano la purezza della poesia. Entrambi ci ricordano che, si tratti di dolore o di piacere, per ritrarre qualsiasi cosa è necessario amarla. Anche la scelta di un punto di vista fisso è condivisa, nello scatto cogliamo il ripetersi da una inquadratura stabile e il non muovere le proprie posizioni, perché? Nell’era della georefenzialità dove ogni singolo scatto è dotato di coordinate e dove giorno, ora, minuti e secondi possono essere controllati si sceglie di controllare ancora, controllare quello che non si può controllare sia esso mare, luce, aria, o una persona amata ben sapendo che la vita modificherà ogni cosa ma quel mare resterà identico, l’unico in grado di darci sicurezza. La cronaca del luogo, della presunta o certa passione vissuta in quel luogo dalla figlia, produce la dolcezza che nei piccolimaritascabili si trasforma nella passione immutabile della vita, immutabile come il mare, l’orizzonte e il cielo che fanno parte di un concetto di natura sul quale l’uomo non ha potere alcuno. Text ©Antonella Varesano

I #piccolimaritascabili di Massimo sono diventati LA LUCE DEL VENTO, una mostra che si sviluppa come una performance dove le singole polaroid formano un unico grande orizzonte che via via i presenti scompongono portandosi via il proprio personale orizzonte tascabile. La luce del vento è stata allestita al White Box studio di San Teodoro, Sardegna (2016), alla Cappella Sforni, Lorenzana, Toscana (2017) e al Festival delle Eccezioni, Casperia (2018)

Bonjour #piccolimaritascabili – Ongoing project started on instagram in October 2015.
In Auggie Wren’s Christmas Story, which inspired the movie Smoke, US writer Paul Auster enthrals us with a brilliant idea, delivering to us, through photography, the relentless, intense activity upon time, a flow that gives no rest to the protagonist’s recollections, making them stronger… Gardone’s bonjour, on the other hand, tells us something completely different, a reverse that in the sea and in a limitless nature sees the sense of life and the universe both passing and standing still; a sort of overturned, immutable eight where the memory of sweetness comes back and renovates itself day by day. The poetry of the piccolimaritascabili (tinyseas) is set in this immutability and uses the pretext of a beloved human being, imagined but not present, to convey to us something which is inside the author’s gaze and remains therein. There is no doubt that the epoch of the social diary has shattered our way of seeing, expanded the amount of shots, overcome choices and made comparisons liquid, yet Auggie’s album, as well as Gardone’s imaginary one, preserve the purity of poetry. Both make us remember that be it pain or pleasure, to portray anything you have to love it. Even the choice of a fixed vantage point is shared, in the shot we detect the reiteration from a steady framing rather than the movement of one’s positions, why? In the time of georeferentiation, when each single shot comes with its coordinates and where day, time, minutes and seconds can be checked, one chooses to control again, to control what cannot be controlled, be it the sea, the light, the air or a beloved person, knowing full well that life will modify everything but that sea will remain the same, the only thing which can give us security. The chronicle of the place, of the presumed or certain passion the daughter has lived there, produces that sweetness which in these piccolimaritascabili (tinyseas) translates into the unchangeable passion of life, immutable like the sea, the horizon and the sky that are part of a concept of nature upon which man has no power whatsoever. Text ©Antonella Varesano

Massimo’s #Piccolimaritascabili have become LA LUCE DEL VENTO exhibition. Here the Polaroids are juxtaposed as to recreate a wide horizon, which piece by piece can be dismantled by the public: in taking part to this performance, each visitor will walk away with their own, unique, pocket size horizon. La luce del vento was held at the White Box Studio in San Teodoro, Sardinia (2016), at the Cappella Sforni, Lorenzana, Tuscany (2017) and at the Eccezioni Festival, Casperia, Italy (2018)